a Rejecelle - PROLOCO Termoli (CB)

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"a Rejecelle"
Piccola stradina situata nel cuore del borgo antico di Termoli, ricavata tra i fabbricati, contrassegnati dai numeri civici 6 dal lato vico 2°castello e dai  numeri civici 21 r 38 del lato di via Campolieti Nicola Maria e via Salvatore Marinucci è considerata non a torto, uno dei luoghi più singolari e caratteristici della nostra città.

La sua costruzione risale certamente al primo agglomerato urbano del Borgo, come si evince dal materiale impiegato per la costruzione delle pareti dei due fabbricati che la delimitano e per il materiale posto a copertura: ciotoli, pietra arenarie, mattoni, travi….

La stradina, nel corso dei secoli, ha subito varie trasformazioni, specialmente nella parte superiore che doveva essere originariamente tutta coperta con tavole e tegole, sostenute da archetti di mattoni e travi in parte ancora visibili.

Sicuramente fu realizzata per far muovere indisturbati gli abitanti del borgo, specialmente in caso di necessità derivante da eventi di varia natura, come guerre, dominazioni e carestie, evitando così il percorso delle strade di comunicazione più importanti, quali l’attuale via Federico 2° di Svevia, via Duomo, via San Pietro e i bastioni di via Montecastello, regolarmente presidiate  dai soldati.

Fu con la denominazione francese del 1799che si cominciò ad indicarla con l’attuale nome: infati i francesi la chiamavano “RUE”che, nella loro lingua significa STRADA e solo successivamente il termine, con il passare del tempo fu distorto dai termolesi con il maccheronico francesismo “Rejecelle”  ,  cioè strada piccola e stretta. E’ lunga appena mt. 7,88 è coperta per mt. 3,30 dal lato di via Campolieti, mentre la restante parte è a cielo aperto ed ha le pareti storte e curvilinee, che si restringono nella parte superiore, rispetto alla base, specialmente nella zona centrale. L’ingresso di via Campoieti si presenta con un apertura a rientrare, alta mt. 1,77 con la parte superiore completamente chiusa, riempita con pietre, mattoni  e calce ed è sorretta da tavole e travi, unitamente ad un manufatto di mattoni poco visibile. La larghezza alla base è di mt. 0.59 mentre al centro misura mt. 0,50, la parte al centro della strada ha la base

di mt. 0,60, quella di centro mt. 0,40 con punti a salire a mt. 1,80 da terra, di mt. 0,34 e 0,35 per terminare, nella parte  superiore, con una larghezza di molto inferiore  a mt. 0,30. L’ingresso  di vico 2° castello ha un’apertura alta mt. 2,52, sormontata da un muro di mattoni e pietre di mt 1,40, sostenuto da un archetto di mattoni; a poca distanza dall’archetto d’ingresso c’è un primo e un secondo manufatto in mattoni che serviva a sorreggere la copertura e a tenere uniti i muri perimetrali della strada. Vicino alle due pareti d’ingresso di vico 2° castello ci sono due aperture di mt. 0,25 x 0,30, realizzate abusivamente, evidentemente per arieggiare  i locali di due fabbricati adiacenti; inoltre al centro della strada e, precisamente sulla parete sinistra, si notano i resti di una canna fumaria che sbuca verso l’alto, chiusa alla base da un pezzo di tavola che a suo tempo raccordava la parete per poi rientrare nell’abitazione del civico 21 sicuramente un camino. La pavimentazione attuale,  a schiena d’asino, è formata da marmette di pietra bianca d’Apricena; originariamente era fatta da ciotoli e pietre. Sostanzialmente integre si presentano le pareti che la delimitano,  a parte i punti dove i muri sono stati riempiti con intonaco,  e nella parte dove si alza la canna fumaria dove sono state realizzate  le due piccole aperture; quello che preoccupa maggiormente è la parte che sorregge la copertura della strada con l’archetto  d’ingresso del lato vico 2° castello con manufatti di mattoni, tra i muri perimetrali, adibiti a sostegno delle abitazioni, poiché in mancanza di cura e di manutenzione si notano segni di indubbia staticità. Per le sue caratteristiche e le sue architettoniche “A    Rejecelle “   rappresenta  un grande pregio artistico-culturale e un inestimabile valore storico-architettonico.

(dal Libro”25°Festival internazionale del folklore”)

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